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Stitichezza in gravidanza: cosa fare per combatterla

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La stitichezza è un disturbo molto comune durante la gravidanza e può rappresentare una fonte di disagio sia fisico che emotivo per molte future mamme. Si può presentare fin dalle prime settimane e potrebbe essere associata a gonfiore e senso di pesantezza, sintomi che possono influire negativamente sul benessere quotidiano. Tuttavia, è importante sapere che si tratta di una condizione normale e temporanea, che non deve destare preoccupazione.

Le cause sono generalmente legate ai profondi cambiamenti che il corpo femminile affronta durante la gestazione, tra cui:

  • cambiamenti ormonali, in particolare l’aumento del progesterone, che rallenta la motilità intestinale;
  • modifiche fisiche, come l’aumento delle dimensioni dell’utero e la conseguente pressione esercitata sull’intestino;
  • variazioni nello stile di vita, come una riduzione nel consumo di fibre, ridotta attività fisica o l’assunzione di integratori di ferro.

La buona notizia è che nella maggior parte dei casi esistono strategie naturali e sicure per favorire la regolarità intestinale e migliorare la qualità della vita in questo periodo così speciale. Con piccoli accorgimenti quotidiani e un’attenta osservazione dei segnali del corpo, è possibile affrontare la stitichezza in gravidanza in modo sereno e consapevole.

Perché la stitichezza è frequente in gravidanza?

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la stitichezza è un disturbo molto comune in gravidanza e interessa fino al 40% delle donne, soprattutto nel secondo e terzo trimestre.

Il corpo della donna si modifica insieme alle sue normali funzioni. Infatti, durante la gravidanza, si ha una variazione dei livelli ormonali, in particolare si ha un aumento del progesterone nelle prime settimane che tende a rilassare la muscolatura e rallentare la motilità intestinale, rendendo il transito delle feci più lento.

Nell’ultimo periodo della gravidanza si aggiunge la pressione esercitata dall’utero in crescita sull’intestino, che può ostacolarne ulteriormente il buon funzionamento.

Come aiutare l’intestino a ritrovare la regolarità

Esistono alcune buone pratiche che possono aiutare la donna in questo periodo.

  • Aumentare l’apporto di fibre: frutta fresca (kiwi, prugne, mele), verdura, legumi e cereali integrali aiutano a stimolare la peristalsi.
  • Bere molta acqua: un’idratazione adeguata (almeno 1,5–2 litri al giorno) è fondamentale per ammorbidire le feci. Utile anche il succo di prugna.
  • Fare attività fisica regolare: camminate quotidiane, yoga prenatale o nuoto stimolano l’intestino in modo naturale.
  • Mangiare a orari regolari ed evitare lunghi digiuni.
  • Non trattenere lo stimolo e non rimandare il momento dell’evacuazione.
Una donna incinta si tocca il pancione mentre è seduta sul divano.

Esistono inoltre alcuni accorgimenti che possiamo mettere in atto preparando i nostri pasti o le nostre bevande, come:

  • consumare semi di chia, soprattutto macinati o immersi in acqua/yogurt sono utili per favorire il transito intestinale;
  • consumare tisane alla malva o camomilla, hanno proprietà emollienti e rilassanti, ideali per l’intestino pigro;
  • aumentare il consumo di frutta e verdura, come suggerito dalle linee guida del Ministero della Salute. È sempre bene consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, variando in base alla stagionalità e alle tue preferenze.

La stitichezza in gravidanza, per quanto comune e fastidiosa, può essere gestita con successo grazie a piccoli accorgimenti quotidiani con un unico obiettivo: ritrovare la regolarità intestinale senza mettere a rischio il benessere della mamma e del bambino.

L’aspetto da non trascurare è proprio l’importanza di ascoltare il proprio corpo, imparando a riconoscerne i bisogni e i cambiamenti mese dopo mese: ogni fase della gravidanza comporta adattamenti diversi.

In generale, è utile mantenere una dieta equilibrata e buone abitudini quotidiane, e rivolgersi al medico se il disturbo diventa persistente o particolarmente fastidioso.

Fonti e riferimenti:

1) Istituto Superiore di Sanità – Portale salute donna: https://www.issalute.it
2) Ministero della Salute – Linea guida Gravidanza fisiologica: https://snlg.iss.it/wp-content/uploads/2022/10/LG_Gravidanza_fisiologica.pdf
3) American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) – https://www.acog.org

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