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Stitichezza: cosa mangiare? 3 ricette per il tuo intestino

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Ti sarà capitato di avere difficoltà ad andare in bagno, di sentire gonfiore, di avere mal di pancia e per di più, di sentirti di cattivo umore.

La stitichezza (o stipsi o costipazione) è un disturbo gastrointestinale molto diffuso, tutti prima o poi ne soffriamo. Fare attenzione a ciò che si mangia è il primo passo per prevenire o liberarsi di questo disagio.

Vediamo perché si soffre di stitichezza, quali sono i sintomi e alcune ricette utili da introdurre nelle nostre abitudini alimentari.

Cause della stitichezza, quali sono?

La stitichezza si può presentare con una o più delle seguenti sintomatologie:

  • assenza di uno stimolo spontaneo alla defecazione;
  • difficoltà d’evacuazione;
  • feci piccole, dure e disidratate;
  • gonfiore o pesantezza addominale;
  • sensazione di pancia piena;
  • dolori addominali o crampi;
  • ansia e stress.

La concentrazione di questi ormoni, quindi, si riduce, con delle conseguenze importanti sulla salute sistemica:

  • cefalea
  • assottigliamento del derma
  • distrofia e poi atrofia delle ghiandole sudoripare e sebacee
  • riduzione della libido
  • nervosismo, ansia, irritabilità, depressione
  • vampate di calore
  • disturbi del sonno
Immagine di donna che fa un cuore davanti alla pancia

Lo stress può essere una conseguenza della stipsi ma anche una delle cause psicologiche (oltre ad ansia e depressione). Una vita frenetica che non rispetta i ritmi dell’intestino o episodi stressanti possono, infatti, causare squilibri a livello intestinale.

Lo stile di vita è fondamentale quando si parla di stitichezza. Molto spesso alla base di questo disturbo c’è una scorretta alimentazione, povera di fibre e liquidi.

La stitichezza può essere anche secondaria a patologie neurologiche e gastrointestinali come l’IBS (Sindrome dell’Intestino Irritabile), nella quale episodi di stipsi possono presentarsi frequentemente e anche alternarsi a scariche diarroiche.

Inoltre, se la stitichezza si manifesta per lunghi periodi (almeno 3 mesi, con esordio da almeno 6 mesi prima della diagnosi)*, si può parlare di stipsi cronica funzionale. Soprattutto in questi casi è chiaramente opportuno rivolgersi al proprio medico per approfondirne le cause.

*https://theromefoundation.org/rome-iv/rome-iv-criteria/

Foto di donna che sorregge un'immagine di un cervello

Stitichezza: cosa mangiare?

Partiamo con alcuni cibi da consumare con moderazione in caso di stitichezza.

Carote e limoni sono considerati cibi “astringenti” in quanto riducono la normale contrazione intestinale. Anche banane e cachi acerbi ne fanno parte ma se molto maturi invece, possono essere considerati alimenti contro la stitichezza perché ricchi di acqua e fibre.

Le patate cotte sono ricche di acqua e di amido ma povere di fibre, infatti non stimolano la motilità intestinale, quindi, fanno lavorare poco l’intestino.

Perché le fibre sono così importanti?

Le fibre solubili e insolubili hanno la capacità di aumentare il transito intestinale e agevolano la formazione di feci morbide, più facili da espellere.

Attenzione però! È importante associare al consumo di fibre una buona quantità d’acqua, data la loro capacità di trattenerla: ciò gli consente infatti di creare maggior volume e di promuovere l’evacuazione.

In caso di stipsi quindi la funzionalità intestinale è messa a dura prova: questa condizione di stress genera una sovrapproduzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) e radicali liberi. La conseguenza è la formazione di uno stato infiammatorio in cui lo stress ossidativo si autoalimenta, instaurando un circolo vizioso che amplifica e sostiene l’infiammazione.

Anche in questo caso però possono entrare in gioco le fibre. In particolare, le fibre solubili legandosi con l’acqua formano un gel che, posizionandosi a ridosso dei villi intestinaliprotegge la mucosa dallo stress ossidativo, aiutandola a ritrovare il suo fisiologico equilibrio.  

Le fibre inoltre sono fonte di nutrimento per il nostro microbiota, hanno infatti potere prebiotico: stimolano la crescita microbica favorendo l’equilibrio della microflora intestinale.

Anche gli alimenti “amido-resistenti” hanno questa azione. Questi, analogamente alle fibre, sono resistenti alla digestione da parte degli enzimi digestivi, arrivano inalterati al colon dove vengono degradati dalla flora batterica.

Secondo i LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti) il giusto apporto quotidiano di fibre è di almeno 25 g al giorno, di cui un terzo dovrebbero essere di tipo solubile. Quindi, soprattutto se si soffre di stitichezza, è consigliato introdurre nella propria alimentazione cereali integrali, verdura e legumi.

Per prevenire la stitichezza e regolarizzare l’intestino, si potrebbero scegliere cibi che possono stimolare la peristalsi del colon, favorendo il transito delle feci. È risaputo come le prugne secche e i kiwi siano ottimi alleati contro la stitichezza, così come uva, more, fichi e pesche.

I pasti principali dovrebbero prevedere sempre almeno un brodo o una vellutata di verdure e della verdura cotta. Tutto ovviamente accompagnato da almeno 1.5-2 litri d’acqua al giorno.

Mantenere la regolarità intestinale

Si dovrebbe:

  • introdurre a colazione o come spuntino dello yogurt o del kefir;
  • consumare crusca di frumento, questa è formata per il 40-50% da fibra, principalmente insolubile quindi capace di assorbire grandi quantità di acqua. Può essere un buon sostituto alle farine raffinate per preparare biscotti o torte. È comunque importante non esagerare, potrebbe portare ad effetti indesiderati come eccessiva flatulenza ed è sconsigliata in caso di colon irritabile;
  • consumare cibi ricchi di fibre insolubili come cereali integrali che possono essere alternati a quelli raffinati e frutta secca;
  • aggiungere una bevanda calda anche durante i pasti. Questa, oltre che invogliare a bere con più piacere, permette il rilassamento della muscolatura, stimolando così l’evacuazione;
  • concedere riposo all’intestino che lavora costantemente per noi! Questo è possibile scegliendo gli alimenti più adatti a favorire le condizioni fisiologiche per il recupero dell’integrità anatomiche e funzionali di tutto il tratto gastro-intestinale (riposo intestinale) e limitando quelli che affaticano l’intestino permettendogli di ritrovare il proprio equilibrio. 

Vediamo ora alcuni esempi di semplici ricette contro la stitichezza.

#1 Frullato di avena

Può essere una buona merenda ricca di fibre, che prevede:

  • 1 banana matura
  • un pugno di avena
  • 1 vasetto di yogurt
  • miele


Lo yogurt fornisce probiotici utili alla nostra flora intestinale, mentre l’avena e la frutta ci garantiscono una buona quantità di fibre. La banana, inoltre, è un’ottima fonte di potassio, elemento che favorisce la funzionalità intestinale.

Una valida alternativa, se non si è amanti dei frullati, è il porridge d’avena. Può essere preparato con gli stessi ingredienti e può essere consumato sia caldo che freddo, in base alla stagione e ai propri gusti.

#2 Pasta integrale con crema di ceci

Perché rinunciare a un buon piatto di pasta? L’importante è arricchirlo di fibre e nutrienti, ecco gli ingredienti:

  • pasta integrale
  • ceci
  • brodo vegetale per mantecare

Questo piatto è ricco di fibre ma anche ben bilanciato tra carboidrati e proteine. Inoltre, è adatto anche a chi segue un’alimentazione vegana. Si può insaporire il tutto con qualche foglia di rosmarino.

Foto di cavolo nero in un vaso, utile per contrastare la stitichezza

#3 Crostino di cavolo nero e fagioli

Una ricetta per una cena salutare e gustosa, per fare il carico di fibre:

  • pane integrale
  • fagioli Cannellini
  • cavolo nero
  • olio d’oliva


Tutti gli ingredienti (eccetto l’olio) contengono fibre, il pane ci fornisce carboidrati complessi e i fagioli una buona dose di proteine vegetali. Anche in questo caso si tratta di una ricetta adatta anche a vegetariani e vegani.

Con queste buone abitudini alimentari, la stitichezza non sarà più un tuo problema. Se vuoi saperne di più sui rimedi contro la stitichezza, leggi anche questo articolo sui rimedi naturali.

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