Stomaco

Bruciore addominale: quando si tratta di cattiva digestione

Tempo di lettura: 3 minuti

Indice

Dopo un pasto, magari un po’ più ricco del solito, può capitare di provare una sensazione di bruciore nella parte alta dell’addome, anche conosciuto come bruciore di stomaco. Un fastidio che può restare lì per ore, peggiorare se ci si sdraia, e che a volte si accompagna a gonfiore o nausea.

Ma cosa succede esattamente quando avvertiamo questo disagio? E come possiamo capire se si tratta semplicemente di cattiva digestione o se c’è qualcosa di più?

Che cos’è la cattiva digestione e perché è così frequente

La cattiva digestione (o dispepsia non dolorosa) è un disturbo legato al funzionamento dell’apparato digerente, in particolare dello stomaco e del duodeno. Si manifesta con sintomi come:

  • bruciore di stomaco, spesso dopo i pasti;
  • gonfiore;
  • senso di pienezza precoce (basta poco cibo per sentirsi sazi);
  • nausea;
  • eruttazioni frequenti.

Questi disturbi possono comparire anche in assenza di particolari patologie: si parla, in questo caso, di dispepsia funzionale. Una condizione molto comune, per lo più legata a fattori alimentari, comportamentali e psicologici.

Le cause più comuni

A provocare o peggiorare la cattiva digestione possono essere:

  • alimentazione disordinata, fatta di pasti abbondanti, cibi grassi, fritti, speziati o troppo ricchi di zuccheri;
  • cattive abitudini a tavola, come mangiare in fretta, parlare mentre si mastica, mangiare mentre si fa altro (per esempio lavorare o stare al telefono);
  • stress e ansia, che se eccessivi possono ridurre i sistemi difensivi del nostro organismo, rendendo ad esempio lo stomaco più sensibile alle sostanze irritanti;
  • fumo e alcol, irritano la mucosa gastrica e rallentano la digestione;
  • sedentarietà, il movimento stimola l’attività intestinale e aiuta la digestione;
  • un’intolleranza alimentare non ancora riconosciuta, oppure un’alterazione del microbiota intestinale.

Bruciore addominale: da dove arriva il fastidio?

Persona seduta che si tocca la pancia, mentre un alone rosso evidenzia il bruciore di stomaco

Quando il cibo arriva nello stomaco, inizia un processo complesso che prevede la produzione di acido e l’azione di enzimi digestivi. Se questo processo non avviene correttamente, ad esempio avviene in maniera troppo lenta, possono manifestarsi sintomi quali bruciore di stomaco, gonfiore, senso di pienezza o nausea.

Il sintomo si localizza spesso nella parte alta dell’addome e alla bocca dello stomaco, ma può irradiarsi anche verso l’esofago o la schiena. In alcuni casi, può essere confuso con il reflusso gastroesofageo, ma non sempre i due disturbi coincidono, in quanto il reflusso è dovuto alla risalita dei succhi gastrici nell’esofago.

Come riconoscere il bruciore da cattiva digestione

Per capire se il bruciore di stomaco è legato a una digestione lenta o difficile, presta attenzione al momento in cui compare:

  • subito dopo il pasto? Dopo aver mangiato in fretta o dopo aver mangiato cibi pesanti? Potrebbe trattarsi di dispepsia;
  • a stomaco vuoto, di notte, o quando ci si sdraia? In questo caso è bene approfondire, potrebbe essere reflusso.

Rimedi naturali e buone abitudini quotidiane

Spesso è sufficiente cambiare alcune abitudini per migliorare la digestione e stare meglio. Ecco cosa puoi fare a seconda delle situazioni!

A tavola 

  • Mangia lentamente e mastica bene ogni boccone: la digestione inizia dalla bocca.
  • Riduci le porzioni ed evita di appesantirti, soprattutto la sera.
  • Scegli cibi leggeri, come verdure cotte, cereali integrali, proteine magre.
  • Limita cibi acidi o irritanti, come caffè, alcol, pomodori.
  • Evita pasti troppo ricchi di grassi, che rallentano lo svuotamento gastrico.

Durante la giornata 

  • Fai una passeggiata dopo i pasti: anche solo 15 minuti ti aiutano a digerire.
  • Evita di sdraiarti subito dopo mangiato.
  • Impara a gestire lo stress, con attività rilassanti come yoga, meditazione o semplici esercizi di respirazione.

Al supermercato 

Metti nel carrello questi ingredienti “amici” della digestione!

  • Finocchio: combatte gonfiore e spasmi intestinali.
  • Zenzero: stimola la produzione di enzimi digestivi.
  • Limone per fare il canarino: un bicchiere d’acqua tiepida e succo di limone può dare una spinta alla tua digestione.
  • Camomilla e melissa: rilassano il sistema digerente e aiutano a calmare lo stomaco.
Tisana fumante su un tavolo con menta, zenzero e altre erbe

Il bruciore di stomaco può essere il segnale di un sistema digestivo in difficoltà. Non sempre è il sintomo di qualcosa di grave, ma è sempre un messaggio del corpo da ascoltare. Con piccole attenzioni quotidiane e un’alimentazione più consapevole, è possibile migliorare la digestione, ridurre i fastidi e ritrovare leggerezza dopo i pasti.

Altri articoli da non perdere

Salute intestino: non dipende solo dall’alimentazione!

Stitichezza in gravidanza: cosa fare per combatterla

Caffè: benefici e controindicazioni