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Dispepsia nervosa: cos’è e come può aiutarci la natura

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Molte persone nei periodi di stress, agitazione e irrequietezza, fanno difficoltà a digerire, tendono a non finire il pasto perché si sentono subito piene e a provare una sensazione di pesantezza o dolore a livello dello stomaco.

Solitamente queste persone dicono di soffrire di dispepsia nervosa, ovvero di avere difficoltà digestive legate a fattori emotivi. Ma è corretto chiamarla così? O sarebbe meglio parlare di dispepsia funzionale? Cosa è la dispepsia? Da cosa dipende e cosa fare per risolverla? Chiariamoci le idee!

Dispepsia nervosa o funzionale?

Iniziamo anzitutto con il capire che cosa si intende per dispepsia. È il termine medico utilizzato per indicare una condizione di cattiva digestione. Spesso a questo termine viene associato l’aggettivo “nervosa”, per intendere che non dipende da un danno organico vero e proprio, ma da fattori emotivi.

In realtà però, la dicitura corretta sarebbe dispepsia funzionale. Un disturbo funzionale indica una condizione in cui, pur non essendoci un danno anatomico visibile e verificabile con analisi o esami diagnostici, c’è comunque un malfunzionamento dell’organo o dei sistemi dell’organismo.

disturbi funzionali sono molto diffusi. Quante volte ti sarà capitato di sentire qualcuno dire che sta soffrendo di un problema di salute, magari da molto tempo, ma a ogni visita gli viene detto che “non c’è nulla che non va”?

Questo porta le persone a non sentirsi capite, a provare un senso di frustrazione e nel peggiore dei casi a essere considerate dei “malati immaginari”. Tutt’altro! I disturbi funzionali sono delle condizioni molto complesse che possono avere conseguenze importanti sulla qualità della vita e su tutto l’organismo, manifestandosi con sintomi anche a livello di altri organi.

Ricordati infatti che tutti gli organi sono collegati tra di loro e un disturbo allo stomaco può manifestarsi anche con sintomi all’intestino. La dispepsia, ad esempio, riguarda in primis lo stomaco, ma è frequentemente associata a disturbi intestinali, come la Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS).

Le cause alla base di questo disturbo possono essere molteplici. I fattori psicologici sicuramente hanno un ruolo importante, ma anche quelli genetici, il sovrappeso o l’obesità, la gravidanza e lo stile di vita.

Dobbiamo inoltre tenere in considerazione che gli ormoni androgeni continuano ad essere prodotti. Si può assistere quindi ad un aumento della peluria sul volto e a caduta dei capelli.

Tutti questi sintomi non sono facili da gestire nella quotidianità e impattano sul benessere psicofisico della donna.

Quali sono i sintomi della dispepsia?

La dispepsia si può manifestare con sintomi differenti. Esistono due tipi di dispepsia:

  • il primo può presentarsi a stomaco vuoto o pieno con una sensazione di bruciore o dolore alla bocca dello stomaco o a livello dello sterno. Si parla di Sindrome da Dolore Epigastrico o Dispepsia EPS (Epigrastic Pain Syndrome);
  • il secondo è tipico del dopo pasto, si chiama Sindrome da Distress Post-prandiale o Dispepsia PDS (Post prandial Distress Syndrome). Si manifesta con nausea, eruttazione, gonfiore, sazietà precoce, sensazione di pienezza e pesantezza.


Questi sintomi possono manifestarsi con regolarità o di tanto in tanto, magari in periodi emotivamente impegnativi o in occasione di pasti più pesanti del solito. Ciò che è certo è che la dispepsia compromette la qualità della vita della persona che ne soffre, per la quale un invito a pranzo o a cena può diventare motivo di disagio.

Dispepsia: cosa mangiare?

Lo stile di vita e in particolare le abitudini alimentari possono influenzare molto il manifestarsi o meno della dispepsia. Non è solo importante cosa si mangia, ma anche come e, più in generale, il nostro approccio alla vita. Oltre allo stress, infatti, favoriscono la dispepsia:

  • mangiare di fretta
  • sedentarietà
  • pasti abbondanti
  • cibi fritti, grassi e salati, come salumi e formaggi
  • caffè, alcolici e bevande gassate
Spezie e alimenti su una tavola.

Con delle corrette abitudini è possibile prevenire la dispepsia o ridurne i sintomi. Se soffri di dispepsia, ecco alcuni consigli per te:

  • raggiungi il tuo peso forma
  • prenditi il tempo necessario per poter consumare il tuo pasto lentamente
  • mangia poco e spesso
  • preferisci cotture semplici, al vapore, alla piastra o al forno
  • scegli cibi che siano facili da digerire come pesce, verdura, formaggi freschi, cereali integrali

Come si cura la dispepsia?

Adottare uno stile di vita più lento e in cui ci si prende più cura del proprio benessere psicofisico è davvero importante e rappresenta un punto chiave per contrastare i disturbi tipici della dispepsia.

Ma se questo non dovesse bastare? Esiste una cura? Una terapia? Proprio perché parliamo di un disturbo funzionale che si collega al benessere di tutto l’organismo, è importante più che mai intervenire con un approccio sistemico e rispettoso, che tenga conto della complessità del nostro corpo e della sua fisiologia.

I benefici di alcune spezie sull'intestino.

Un grande aiuto in questo senso può venire dalle sostanze naturali. In particolare, possono essere molto utili estratti ottenuti da Aloe vera, Malva, Carciofo, Camomilla, Altea e Zenzero, che hanno proprietà procinetiche (favoriscono la motilità gastrointestinale) e proteggono la mucosa gastrica da stress ossidativo e secrezioni acide e non acide.

Tuttavia, se il disturbo si dovesse verificare in maniera ripetuta e continua, ricordiamo che è sempre opportuno rivolgersi al medico per eventuali approfondimenti clinici.

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