Cibi per l’intestino “fai-da-te”: tutti i vantaggi dell’orto domestico (e non solo)

ragazza che sistema piantine in una cassetta nel suo giardino

Qual è la differenza tra cibo e prodotto alimentare?

Un semplice esempio ci aiuterà a comprendere facilmente. Il cibo è una verdura coltivata in un orto. ll prodotto alimentare è una verdura in scatola. I prodotti alimentari, purtroppo ad oggi molto più diffusi rispetto ai cibi, sono il risultato di un intervento da parte dell’uomo per esaltare odori e sapori.

Questo provoca un piacere artificiale e indotto, che spinge sempre di più al consumo – e quindi all’acquisto – di quel prodotto. L’obiettivo quindi non è più nutrire ma aumentare l’appetibilità, servendosi di zuccheri e additivi nascosti.

Negli anni questo modello ha causato dei veri danni al nostro intestino, che per processare alimenti così elaborati e lontani dal cibo naturale si è sempre più affaticato, sviluppando patologie e intolleranze.

In questo articolo vogliamo suggerirti due strade per avvicinarti sempre di più al consumo di cibo vero: coltivare ciò che ti serve direttamente a casa tua e fare scelte sostenibili. Vediamo come puoi abbassare l’impronta ecologica nel rispetto della tua salute gastrointestinale!

persona che spinge un carrello al supermercato

Chi ne ha la possibilità dovrebbe assolutamente farlo: parliamo dell’orto domestico, un modo salutare e divertente per avere sulla propria tavola cibo sempre sano che sai sicuramente da dove proviene!

Avere un orto casalingo ha tantissimi vantaggi: è gratificante, mangi sempre cibi sani per l’intestino, impegni corpo e mente e combatti la “pigrizia da supermercato”.

Se quando fai la spesa metti nel carrello la prima cosa che ti capita, la più veloce da preparare o la più economica senza curarti di come è stata prodotta, dovresti considerare un cambio di abitudine: ogni scelta alimentare che fai influenza la salute del tuo intestino e quando la salute entra in azione l’alimentazione diventa più consapevole.

Quali sono i migliori cibi per l’intestino che puoi coltivare a casa tua?

Hai deciso di avviare un piccolo orto tutto tuo? Benissimo! In base allo spazio che hai a disposizione puoi valutare diversi tipi di frutta e verdura salutari per il tuo benessere gastrointestinale.

Tanto spazio (un terreno esteso)

  • mele
  • pere
  • meloni
  • fichi
  • prugne
  • kiwi
  • uva

Abbastanza spazio (un giardino, un fazzoletto di terra)

  • carote
  • asparagi
  • cavoli
  • carciofi

Poco spazio (un balcone)

  • cicoria
  • lattuga
  • spinaci
  • sedano
  • finocchio
  • melanzane
  • zucchine
  • pomodori

Questi cibi hanno effetti diversi sull’intestino, quindi scegli ciò che vuoi coltivare in base alle tue necessità: alcuni per esempio hanno effetti lassativi, ottimi per chi ha problemi di stitichezza ma da evitare se già soffri di diarrea.

Ecco una guida per orientarti.

Se soffri di stitichezza semina:

prugne, uva, carciofi (che da cotti aumentano ancora di più l’apporto di fibre), cicoria, kiwi.

Se vuoi migliorare la digestione semina:

verdure a foglia verde (meglio se consumate poi cotte e tagliate fine), finocchio, kiwi, fragole, carciofi, mele e pere.

Se soffri di reflusso gastroesofageo semina:

pomodori, arance (non te lo aspettavi, vero? Guarda il talk dedicato), broccoli, carote, piselli, asparagi, zucchine.

carote, cetrioli, zucchine, pomodori, melanzane, fragole, kiwi, uva.

E se non ho spazio?

Niente paura! Puoi sempre contribuire a un impatto positivo facendo le scelte giuste. 

Oltre a quelle a cui siamo già abituati (biologico, km 0, ecc) ti suggeriamo anche altre due opzioni:

  • sostenere l’agricoltura rigenerativa, una tecnica che ripristina le pratiche agricole tradizionali combinandole con la tecnologia moderna. Questo arricchisce le risorse naturali senza impoverirle, generando cibi sani e saporiti “come natura crea”;
  • scegliere cibi di varietà antiche (come il grano Verna coltivato ad Arezzo), spesso più salutari ma acquistabili ormai solo localmente. I grani moderni per esempio crescono velocemente, in grande quantità e contengono molto più glutine: perfetti per la richiesta del mercato ma più difficili da tollerare per il nostro intestino!
germogli di grano tenuti tra due mani

I germogli: un’altra attività da fare a casa

Sai che anche i germogli possono essere coltivati in casa? Ecco come fare.

  1. Procurati un germogliatore o un contenitore in vetro, terracotta o acciaio inox. Se lo scegli di plastica assicurati che sia idoneo al contatto con gli alimenti.
  2. I semi più indicati per il benessere gastrointestinale sono lenticchie, ceci, semi di lino, miglio, avena, segale, orzo e soia: acquistali biologici e non decorticati.
  3. Risciacqua e lascia in ammollo i semi da germogliare in un contenitore con acqua, dalle 6 alle 12 ore a seconda della loro grandezza. Ricorda che i legumi raddoppiano il loro volume dopo l’ammollo.
  4. Posiziona nel germogliatore i semi e attenzione ai ristagni d’acqua o si formeranno delle muffe. Ricopri il germogliatore con un telo o un coperchio e mettilo al buio per facilitare la germogliazione.
  5. Ciò che ottieni puoi conservarlo in frigorifero o in contenitori per alimenti anche per una settimana: sappi che cresceranno ancora un po’. Prima di consumarli, esponili alla luce del sole per alcune ore così aumenteranno il loro contenuto di vitamine e nutrienti benefici.

 

Consuma i tuoi germogli come insalata o insieme ad altri alimenti, oppure puoi metterli in estrattore assieme a frutta e verdura per esaltare il valore nutrizionale di un succo o centrifugato.

Un toccasana per l’intestino… e per il pianeta

L’intestino è un sistema davvero complesso, in grado di influenzare profondamente la nostra vita. Non per altro è considerato il nostro secondo cervello, anzi, è molto di più

La flora intestinale (microbiota) è un mondo tutto da conoscere e rispettare, perché produce le sostanze utili alla salute e regola le difese immunitarie, proteggendoci. Il tuo obiettivo alimentare dovrebbe essere contribuire al mantenimento di questo equilibrio (eubiosi) e prevenirne l’alterazione (disbiosi).

Infine ricorda: mangiare è anche un atto ambientale. Le nostre scelte condizionano l’agricoltura e determinano quali varietà tenere e quali no, con le relative conseguenze sulla salute di tutti. Per te e per il pianeta, scegli il più possibile ciò che la natura produce nel rispetto di biodiversità e stagionalità!

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