Fatta eccezione per la Valtellina, che ne utilizza la farina per ricavarne il suo piatto tipico, ovvero i pizzoccheri, o la tradizione napoletana che lo mette alla base della fantastica pastiera, il grano saraceno non è sicuramente il “cereale” più utilizzato in Italia.
Con i suoi chicchi dalla forma tetraedrica e il suo sapore amarognolo, è un alimento che non tendiamo a portare quotidianamente sulle nostre tavole, ma dovremmo! Può rappresentare, infatti, una valida alternativa alla pasta, al riso o al farro.
Si presta bene a insalate in estate o a zuppe calde, e la sua farina può essere utilizzata per preparare numerosi lievitati. La sua composizione lo rende un alimento prezioso per la salute intestinale, metabolica e vascolare. Scopriamo qualcosa in più sul grano saraceno!
Cos'è il grano saraceno?
Viene solitamente definito un cereale, perché a questa categoria di alimenti somiglia in termini di composizione e di utilizzo, ma in realtà non lo è.
Nonostante contenga nel suo nome la parola “grano”, infatti, la pianta del grano saraceno (Fagopyrum esculentum) non appartiene alla famiglia delle Graminacee (come i cereali), ma a quella delle Poligonacee. È corretto definirlo, quindi, uno pseudo-cereale.
Tra gli pseudo-cereali rientrano anche la quinoa, l’amaranto e la chia, che condividono con il grano saraceno anche un’altra caratteristica molto importante: l’assenza di glutine.
Benefici e proprietà del grano saraceno
Il nome botanico del grano saraceno è Fagopyrum esculentum, dove la parola latina esculentum significa ‘buono a mangiarsi’. Questo è vero non solo per il sapore, ma anche per i benefici che questo alimento può portare alla nostra salute.
Contiene principalmente carboidrati, tanto che viene inserito nella categoria merceologica dei cereali pur non facendone veramente parte. Ha però anche una buona percentuale di proteine (circa il 14%), e di fibre (circa il 6%).
È anche ricco di Sali minerali, in particolare il potassio, importante per la regolazione dei fluidi corporei e, di conseguenza, utile al mantenimento dei fisiologici livelli pressori e alla riduzione della ritenzione idrica.
Questi benefici del grano saraceno sono supportati anche dal suo contenuto di rutina, una sostanza capace di regolare la permeabilità e l’elasticità dei capillari, migliorando così la circolazione e riducendo eventuali edemi.
Oltre a questo sembra ridurre anche lo stress ossidativo e la formazione di trombi. Tutto ciò rende la rutina utile anche in caso di emorroidi o in generale di problematiche circolatorie (vene varicose, edemi, ecc).
Il grano saraceno sembrerebbe avere effetti benefici anche a livello metabolico, migliorando la risposta all’insulina e riducendo il colesterolo circolante.
3 curiosità sul grano saraceno
Aiuta il benessere di stomaco e intestino
Per il suo contenuto di fibre è utile per il benessere di stomaco e intestino. La fibra, infatti, favorisce il transito intestinale, facilitando la rimozione di sostanze tossiche, e nutre il microbiota. Può essere quindi un alimento utile per contribuire al raggiungimento dei 25 g di fibra giornalieri raccomandati.
È naturalmente privo di glutine
L’assenza di glutine lo rende un alimento ideale anche per i celiaci o i “sensibili al glutine” (gluten sensitivity). Per la stessa ragione può essere utilizzato nei giorni in cui si vuole praticare il riposo intestinale e in caso di dieta low fodmap per l’IBS.
Se il medico, il nutrizionista, lo specialista, ci consigliano di escludere il glutine per un periodo o per sempre (dipende dal motivo), sarebbe meglio evitare i cibi “gluten free” trasformati, ma piuttosto preferire degli alimenti naturalmente privi di glutine, come il mais, il grano saraceno, la quinoa, il riso e l’amaranto.
Spesso, infatti, ai cibi industriali senza glutine vengono addizionate molte altre sostanze non troppo benefiche per l’intestino e per l’organismo in generale.
Contribuisce alla biodiversità agricola
Tra i motivi per cui dovremmo scegliere il grano saraceno c’è anche il fatto che questo pseudocereale contribuisce ad aumentare la biodiversità: ecco come.
- Si adatta a suoli sfavorevoli: il grano saraceno riesce a crescere anche in condizioni climatiche avverse o in terreni poco fertili. Può essere coltivato quindi anche in terreni che altrimenti rimarrebbero incolti, contribuendo così alla biodiversità agricola.
- Cresce velocemente: ha un rapido ciclo di crescita che consente di coprire facilmente il suolo. In questo modo migliora la struttura del terreno e previene l’erosione e l’impoverimento.
- È una risorsa per gli insetti impollinatori: i fiori del grano saraceno sono fonti di nettare per impollinatori come api e farfalle.
- È sostenibile: è una pianta molto resistente, e come tale richiede meno fertilizzanti e pesticidi. Coltivarlo permette di utilizzare pratiche agricole più sostenibili e di ridurre l’impatto negativo che i fitosanitari hanno sul suolo e sugli esseri viventi.
Ricette e consigli per usare il grano saraceno
Pur non essendo molto abituati a includerlo nelle nostre ricette, sostituire di tanto in tanto un cereale con il grano saraceno può essere un modo per variare. Chi poi ha problemi circolatori, di ritenzione idrica, o vuole evitare il glutine potrebbe prendere l’abitudine di inserirlo ancor più frequentemente nella propria alimentazione.
Vediamo qualche idea su come cucinare il grano saraceno e portarlo sulle nostre tavole.
- Crepes di grano saraceno. Tipiche della tradizione bretone, le “gallettes de sarrasin” possono essere consumate per colazione, magari con della marmellata, oppure riempite di ricotta e spinaci o ciò che più ci piace e servite per pranzo.
- Insalata fredda di grano saraceno con verdure e legumi. Una volta lessato il grano saraceno sarà sufficiente aggiungere dei legumi lessati e delle verdure di stagione cotte in padella, per avere un piatto gustoso e bilanciato da portare in ufficio o a un pic-nic.
- Curry di grano saraceno. Potremmo fare una variante della tradizionale ricetta indiana del pollo al curry sostituendo il riso con il grano saraceno per un maggiore apporto di fibre e sostanze attive.
- Dolci con farina di grano saraceno. La comune farina di grano può essere sostituita con quella di grano saraceno per preparare biscotti, crostate, dolci, da servire magari in quelle occasioni in cui abbiamo ospiti che devono evitare il glutine.
- Polenta taragna. La farina per polenta costituita da un mix di mais e grano saraceno si presta bene per essere condita, nelle serate autunnali o invernali, con formaggi, funghi, o verdure. È un’alternativa più saporita e gustosa, nonché più ricca di fibre, alla polenta di solo mais.