Colite: cosa mangiare a colazione? Domande e risposte

ragazza che si tiene una mano sullo stomaco davanti alla colazione a causa della colite

Molto spesso chiamiamo “colite” quella patologia funzionale che più correttamente dovremmo definire Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS). Si tratta di una condizione che può impattare anche molto la qualità della vita.

I sintomi riguardano per lo più l’intestino e l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale, ci sono infatti alimenti che più di altri possono peggiorare i sintomi. I pasti possono diventare fonte di stress e frustrazione perché si ha l’impressione che qualsiasi cosa si mangi ci provochi dolore e fastidio. Ad ogni pasto ci si chiede “cosa posso mangiare?”, “questo cibo mi farà stare male?”.

Cerchiamo di scoprire qualcosa in più su questa patologia, qual è la miglior colazione per chi ha la colite e cosa dovrebbe mangiare chi soffre di Sindrome dell’Intestino Irritabile.

La Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) è un disturbo cronico e ricorrente. Puoi capire di soffrirne se provi frequentemente fastidio, dolore addominale (mal di pancia), sensazione di gonfiore o meteorismo e irregolarità intestinale (stitichezza e/o diarrea).

Le cause precise che portano all’IBS non sono ancora completamente note. Ad oggi è ritenuto un disturbo multifattoriale, che può essere provocato da diversi fattori:

  • predisposizione genetica (familiarità);
  • infezione intestinale avvenuta prima dell’insorgenza dei sintomi;
  • eventi stressanti ripetitivi e cronici od altri fattori psico-sociali;
  • alterazione del microbiota.

 

Qualsiasi siano le cause, queste provocano un’aumentata permeabilità della mucosa intestinale. Ciò vuol dire che più sostanze del normale attraverseranno la barriera intestinale esponendo gli strati sottostanti della mucosa a un contatto non fisiologico con le sostanze irritanti normalmente presenti nell’intestino, rendendolo così ipersensibile.

Da questo deriveranno appunto dolore, sensazione di gonfiore e stipsi e/o diarrea. Capiamo quindi quanto sia importante in questi casi prenderci cura della mucosa intestinale.

intestino sano a sinistra e intestino permeabile a destra

Tipi di colite

Spesso sentiamo la parola “colite” seguita da un aggettivo che ne specifica la natura. Come già detto con colite si intende la Sindrome dell’Intestino Irritabile, soprattutto quando parliamo di “colite spastica” o “colite nervosa” o “colite spastica nervosa”.

Un altro tipo di colite esistente è la “colite ulcerosa”, o “rettocolite ulcerosa”. Si tratta di una malattia infiammatoria cronica dell’intestino (IBD), così come il Morbo di Crohn.

La colite ulcerosa colpisce in primis il retto ma può estendersi a tutto il colon. La mucosa si infiamma fino a presentare delle lesioni ulcerose che sono le responsabili dei sintomi quali: diarrea, anche con sangue e muco, sensazione di urgenza di andare in bagno e dolori addominali. Questi possono presentarsi poche volte l’anno o molto frequentemente, riducendo notevolmente la qualità della vita.

Cosa mangiare a colazione per chi soffre di colite?

Per chi soffre di IBS può essere davvero difficile decidere cosa mangiare. Solitamente le persone con il tempo imparano a capire cosa provoca loro i sintomi e cosa è innocuo, ma molto dipende anche da se la persona sta vivendo la fase acuta della malattia o quella di remissione. Nel primo caso, anche alimenti che solitamente non danno fastidio provocheranno i sintomi.

Tendenzialmente a chi soffre di IBS si tende a consigliare un regime alimentare “LOW FODMAPs”, ovvero a basso contenuto di Oligo e Monosaccaridi Fermentabili e Polioli, sostanze presenti negli alimenti che vengono facilmente fermentate dal nostro microbiota, producendo, tra le altre cose, gas.

acronimo di FODMAP

Solitamente a dare particolari problemi sono i legumi, la verdura e la frutta. Questi alimenti, infatti, contengono fibra che nell’intestino viene fermentata. Questo vuol dire che chi soffre di Sindrome dell’Intestino Irritabile non può mangiare legumi, frutta e verdura? No, bastano alcune accortezze:

  • preferire i legumi decorticati, ovvero provi di buccia, perché è lì che si trova la fibra insolubile;
  • preferire i tipi di frutta e verdura più tollerati.

 

La tolleranza agli alimenti, soprattutto di fronte a questo tipo di problematiche, è molto soggettiva: ciascuno risponde diversamente, non c’è una regola fissa per tutti. Solitamente tuttavia, i tipi di frutta e verdura più facilmente tollerati sono: zucchine, valeriana, fagiolini, cetrioli, arancia, mandarino, kiwi, uva.

La frutta in particolare può essere un problema per il suo contenuto di fruttosio, così come il miele.

Uno dei pasti che può risultare più problematico è la colazione, rispondiamo quindi ad alcune domande frequenti a riguardo.

Chi soffre di colon irritabile può mangiare l'avena?

Sì, l’avena è solitamente ben tollerata e i fiocchi d’avena sono da preferire ai classici cerali da colazione perché più semplici, non arricchiti di zuccheri o altre sostanze. Possono essere consumati con latte vegetale, animale senza lattosio o con kefir. Sarebbero invece da evitare latte e yogurt di origine vaccina.

tazza di avena e latte vegetale visti dall'alto

Che tipo di pane si può mangiare con la colite?

L’ideale sarebbe un pane fatto con lievito madre e farina da grani antichi, noti per il loro basso tenore di glutine.

Che biscotti posso mangiare con colon irritabile?

È bene evitare biscotti, snack e dolci confezionati spesso ricchi di zuccheri, dolcificanti e altre sostanze di sintesi. Stesso discorso vale per le marmellate industriali. Attenzione soprattutto alla presenza di sorbitolo, mannitolo, xilitolo e fruttosio. Meglio scegliere qualcosa di fatto in casa.

Chi soffre di colite può mangiare le uova?

Le uova, insieme al pesce e alla carne ben cotta sono solitamente alimenti ben tollerati. Non possiamo dire lo stesso per carne e pesce crudi o marinati.

Quali formaggi per la colite?

I formaggi ben stagionati possono essere consumati, ma anche quelli con poco lattosio come brie, asiago, gorgonzola, taleggio, fontina e provolone.

Colite e colazione: cosa bere?

Il lattosio solitamente è uno zucchero non ben tollerato da chi soffre di IBS. Per questo è consigliabile consumare latte privo di lattosio o bevande vegetali come il latte di mandorla, di riso, di soia o il kefir. Meglio evitare, invece, il latte di cocco.

Per quanto riguarda il resto delle bevande è possibile assumere succhi di frutta, purché siano più al naturale possibile e privi di FODMAPs. Tè, caffè e alcolici in quantità moderate.

Il caffè d’orzo, tisane e infusi sembrano essere ben tollerati. Anche in questo caso sarà la persona stessa a regolarne il consumo in base alla sua personale risposta.

Soffri spesso di colite? Chiedi il parere di un medico!

La Sindrome dell’Intestino Irritabile è una patologia molto complessa. Se ti accorgi di soffrire spesso di stipsi e/o diarrea e di avvertire dolore all’addome, ti consigliamo di rivolgerti ad un medico o ad uno specialista perché possa seguirti nella maniera più opportuna, e possa darti tutti i consigli nutrizionali di cui hai bisogno. Infatti, dover ridurre il consumo di alcuni alimenti, se non eliminarli del tutto, può portare a carenze nutrizionali.

In queste condizioni più che in altre quindi è bene evitare il fai-da-te e rivolgersi ad un nutrizionista perché possa elaborare un piano alimentare adatto alla condizione, che preveda l’assunzione di tutti i nutrienti se pur provenienti solo da quei cibi che la persona tollera. Prenditi cura del tuo intestino!

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